C A P LAZIO
Costruttori di aeromobili amatoriali e storici

LA COSTRUZIONE AMATORIALE IN ITALIA

La costruzione amatoriale delle macchine volanti ha radici antiche.
In pratica, tutti gli aerei dell’epoca pionieristica furono realizzati in tal modo. Soltanto in seguito le costruzioni aeronautiche ebbero lo sviluppo a carattere industriale che tutti conosciamo, anche se quelle amatoriali non vennero mai meno. Il fenomeno dell’aviazione d’amatore ebbe un notevole impulso nel secondo dopoguerra. Piloti contagiati dalla passione del volo trovò in essa la soluzione per continuare o iniziare a volare in modo economicamente accettabile.
In Italia, dopo anni di attività su base individuale, la costruzione amatoriale trovò il proprio punto di partenza nel 1970, quando quattro amici fondarono il Club Aviazione Popolare.


Primo raduno CAP - Caproni Vizzola 1973

Fin da subito il CAP raccolse l’adesione di appassionati di tutta Italia tra cui alcuni nomi importanti dell’aviazione, come il professor Gianfranco Rotondi, che del CAP fu Presidente e mantenne la carica fino alla sua scomparsa. Alla sofferta stesura di questo importante documento avevano concorso su fronti amichevolmente contrapposti due compianti personaggi del mondo aeronautico e universitario di allora: il professor Giorgio Aldinio, Direttore Centrale del Registro Aeronautico Italiano e lo stesso professor Rotondi.
Più di un quarto di secolo ci separa da quegli anni e dai primi timidi tentativi di costruzione amatoriale, quali gli autogiro di Vittorio Magni o il VP1 di Tieppo e Blini.
Da allora gli autocostruiti Italiani sono andati via via perfezionandosi: Vari Eze, Lancair, Glasair, CP 80, RV4 testimoniano un crescente progresso con l’impiego di tecniche e materiali più sofisticati, progresso che ha avuto un’espressione significativa anche nel campo del restauro, promuovendo, attraverso la costruzione amatoriale, la diffusione di cultura aeronautica.
Significativo è il fatto che da qualche anno un crescente numero di costruttori di ultraleggeri si rivolge alla nostra Associazione per poter godere della stessa assistenza tecnica riservata ai costruttori amatori di velivoli certificati, nella convinzione reciproca che costruire bene significa volare in sicurezza. Il CAP è cresciuto anche nella considerazione che di noi hanno gli Enti preposti al controllo delle attività aeronautiche, come l’ENAC, per esempio, che ha guardato a noi con sempre crescente simpatia ed ha dimostrato in tantissime occasioni di apprezzare la serietà e la competenza con cui cerchiamo di caratterizzarci.
Nell’agosto del 2020, infatti, il CAP ha ottenuto da ENAC l’accreditamento ai fini della designazione quale Soggetto Qualificato (Qualified Entity secondo la normativa EASA) titolato ad esercitare in completa autonomia i privilegi indicati nell’apposito Regolamento sulle Costruzioni Amatoriali e Aeromobili Storico Orfani Amatoriali che è stato appositamente redatto per dare un nuovo e più aggiornato quadro normativo a questo settore.

La nascita del CAP Lazio

Era il 2004 quando la vecchia associazione Club Aviazione Popolare, con sede unicamente a Milano, decise di trasformarsi in una nuova organizzazione, costituita da varie associazioni su tutto il territorio nazionale. I simpatizzanti del centro e del sud Italia hanno quindi sentito l’esigenza di creare una loro associazione che potesse far parte del nascente Sodalizio.
I soci fondatori furono: Stefano Grossi, Marcello Lanza, Franco Cerica, Carlo Taurchini, Giorgio Pace, Gianluca De Angelis, Carlo Grisogoni, Nunzio Neri, Roberto Meuti, Glauco Nuzzi, Fabrizio Meloni, Giuseppe Demarie, Luigi e Davide Aldini, Paolo, Dino ed Enzo Marrucci, Bruno Di Francesco.
In questi anni il numero dei soci è costantemente aumentato e con loro il numero di aerei costruiti ed in costruzione, facendo del CAP Lazio una delle associazioni alla Fed. CAP più attive e numerose.